“La parte più grande della nostra felicità o infelicità dipende dal nostro carattere e non dalle circostanze.” Nelson Mandela
In quest’articolo parleremo dei tratti di personalità, prendendo in considerazione il modello dei Big Five di Costa e McCrae che teorizza le 5 dimensioni che compongono la personalità.
Descrivere gli altri
Che aggettivi usate per descrivere le persone intorno a voi? Sapete che gli aggettivi che utilizziamo descrivono la personalità degli individui?
In una ricerca durata anni, lo psicologo Allport e i suoi collaboratori hanno provato a stilare una lista delle parole utilizzate per descrivere il carattere delle persone. Inizialmente l’elenco era di oltre 18.000 parole; dopo aver eliminato i sinonimi, restava comunque un totale di 4.500 termini. Proseguendo nel lavoro e raggruppando i più utilizzati in categorie, sono risultati alla fine sette “tratti di personalità”.
I tratti di personalità possono essere considerati come le lenti con cui guardiamo e ci rapportiamo con il mondo. Sono considerati un insieme di carattere ed esperienza. Quando questi tratti diventano rigidi e causano difficoltà nella vita di tutti i giorni o grande sofferenza, diventano un disturbo di personalità.
Dopo le ricerche di Allport sono diversi gli autori che hanno messo a punto dei modelli che cercano di descrivere i tratti che compongono la personalità degli individui. Vediamo uno dei più famosi ed utilizzati.
Il modello dei Big Five
Secondo il modello dei Big Five, la personalità è composta da cinque tratti (caratteristiche). Questi tratti di personalità vengono descritti con due aggettivi, uno l’opposto dell’altro:
- Apertura all’esperienza vs Chiusura
- Coscienziosità vs Negligenza
- Estroversione vs Introversione
- Amicalità vs Ostilità
- Nevroticismo vs Stabilità emotiva
Dobbiamo pensare a queste coppie di aggettivi come a dei poli estremi di un continuum, lungo il quale la persona si può collocare in qualunque punto:
Quindi, rispetto alla dimensione estroversione vs introversione, si può dire che Claudio sia una persona abbastanza estroversa, mentre Riccardo sia, al contrario, molto introverso. Giorgia è più estroversa che introversa, ma non in modo così marcato.
Queste componenti della personalità sono state trovate in diverse popolazioni e in diverse età. Ma andiamo a vedere a cosa si riferiscono precisamente queste 5 dimensioni.
1- Apertura all’esperienza vs chiusura
Le persone aperte all’esperienza ricercano attivamente nuovi stimoli. Escono spesso dalla propria “zona di comfort”, con uno sforzo e uno slancio verso ciò che non conoscono. Tollerano senza giudizio o chiusura le situazioni non familiari e le culture diverse. Sono persone curiose, creative, con interessi vari, e originali.
Chi tende invece verso la chiusura si caratterizza come realista, pragmatico, con pochi interessi; teme ciò che non conosce e le nuove esperienze che vanno oltre la solita routine, e non trova il coraggio per affrontarle.
2- Coscienziosità vs negligenza
Le persone coscienziose sono scrupolose, motivate e perseveranti nel raggiungimento di obiettivi, affidabili ed organizzate. Sono di solito ambiziose e si preoccupano di ottenere buoni risultati.
Al contrario, il polo “negligenza” si riferisce a persone prive di obiettivi, pigre, incuranti, con poca disciplina e attenzione verso gli altri e verso ciò che fanno.
3- Estroversione vs introversione
Le persone estroverse sono socievoli, apprezzano il contatto con gli altri e le relazioni sociali. Sono loquaci, trasmettono positività e allegria, sono aperte nei confronti degli estranei, affettuose e amanti del divertimento.
Le persone introverse sono immerse più in un mondo interno che esterno: sono quindi introspettive, pensierose, stanno bene passando il tempo da sole, sono riservate, tranquille, e più chiuse nei confronti degli sconosciuti.
4- Amicalità vs ostilità
Le persone “amicali” sono positive, cortesi, altruiste, collaborano con gli altri. Si mettono facilmente nei panni degli altri (sono empatiche), sono fiduciose, compassionevoli e non serbano rancore.
Al contrario, le persone ostili appaiono come insensibili e indifferenti, sospettose, vendicative, manipolatrici, competitive, irritabili. Appaiono scortesi nei confronti degli altri senza un’apparente ragione.
5- Nevroticismo vs stabilità emotiva
Chi si posiziona verso il polo “nevroticismo” è una persona emotivamente vulnerabile e instabile, insicura e ansiosa. Queste persone tendono a non stare bene a livello psicologico, si preoccupano eccessivamente e/o reagiscono male di fronte a situazioni difficili o stressanti.
Invece, verso il polo “stabilità emotiva”, troviamo persone più equilibrate a livello psicologico, sicure di sé, rilassate, con un’alta autostima, che affrontano più serenamente le situazioni.
Utilità e critiche
Si tratta di un modello piuttosto rigido, che vede la personalità come tratto stabile e non prende in considerazione l’influenza dell’ambiente che ci circonda e degli eventi della vita, che sicuramente possono modificare il nostro modo di essere nel tempo. Tuttavia, approfondire queste dimensioni ci permette di conoscere meglio noi stessi e gli altri, e di avere un’idea di quali possono essere i componenti della personalità di ognuno di noi.
Curiosità: i questionari di valutazione della personalità che si utilizzano oggi in vari contesti (ad esempio: nella selezione del personale) sono stati costruiti utilizzando proprio i Big Five.
Bibliografia
Allport, G. W., & Odbert, H. S. (1936). Trait-names: A psycho-lexical study. Psychological monographs, 47(1). LEGGI QUI
Costa Jr, Paul T., and Robert R. McCrae. “Four ways five factors are basic.” Personality and individual differences 13.6 (1992): 653-665. LEGGI QUI